Salone dell’auto, Ginevra punta sull’Italian style

Le previsioni stavolta sono serene. A Ginevra torna il bel tempo. Non quello meteorologico, perché nella città svizzera di freddo ce n’è anche tanto. Qualche raggio di sole invece illumina il mondo dell’auto. Dal ritorno delle supercar ai nuovi impulsi della vettura elettrica, al fascino dello stile italiano. Giovedì 3 marzo si è aperto l’81esimo Salone internazionale dell’auto di Ginevra, la rassegna più importante dell’anno, dal 1905 riferimento delle quattro ruote. Un vero laboratorio a cielo aperto della mobilità e dell’intera industria.

«Abbiamo spazzato via i timori del 2010, nati dalla diminuzione della domanda – aveva affermato il presidente Luc Argand alla presentazione dell’evento –, in realtà le prospettive di sviluppo verso modelli ibridi ed elettrici proposti dalle case hanno rilanciato il salone».

Un ruolo di grande rilevanza al Palexpo ha il padiglione verde: 17 anteprime mondiali, due europee, 13 veicoli da provare su pista. Citroën, Chevrolet, Mini, Renault, Smart e Tata presentano le loro ultime creature ecologiche.

Ferrari FF, la prima rossa a trazione integrale

Nelle utilitarie, occhi puntati sulla Lancia Ypsilon, Ford Focus, Toyota Yaris, Nissan Micra SC e Citroën DS4. Per le supercar poi ecco la Ferrari FF, la prima rossa di Maranello a trazione integrale, la Subaru Trezia, la Lamborghini Aventador LP 700-4 (che sostituirà la più conosciuta Murcielago), la Maserati GranCabrio Sport.

Riflettori accesi pure sull’Alfa 4C, il prototipo realizzato dal Centro Stile Alfa Romeo con telaio in allumino e carbonio firmato da Dallara, colore rosso opaco esclusivo della Casa milanese. Sugli specchietti retrovisori c’è il tricolore: un omaggio ai 150 anni dell’Unità d’Italia.

Dopo la Giulietta, la Fiat continua a puntare sull’effetto amarcord, rispolverando quella Lancia Flavia che ha accompagnato il boom economico dell’Italia negli anni ’60, un’icona di innovazione e creatività produttiva.

Spazio anche ai concept, come la futuristica Bmw Vision ConnectedDrive, dove la parola d’ordine è connessione: il guidatore su un monitor può vedere la strada arricchita di informazioni e immagini 3D (come una sorta di realtà aumentata), insieme alle altre vetture. La Nissan Esflow invece garantisce zero emissioni e alte prestazioni grazie a due motori elettrici posteriori.

I padiglioni resteranno aperti fino al 13 marzo nei giorni feriali dalle 10 alle 20, sabato e domenica dalle 9 alle 19. Il biglietto intero costerà 16 franchi svizzeri (circa 12 euro), due in più rispetto allo scorso anno. Dopo le 16 però si entra con lo sconto del 50%. Sul lago dorato il sole splende all’orizzonte.

Vincenzo Bonanno

Ginevra si colora di verde

Ferrari FF, la prima rossa a trazione integrale

L’atmosfera è lussuosa, come le macchine che saranno in esposizione. La presentazione dell’81esimo salone internazionale dell’auto di Ginevra, in programma dal 3 al 13 marzo, ha un sapore speciale. C’è da festeggiare dopo il clima d’incertezza dell’anno scorso che ha messo in bilico l’organizzazione dell’evento. Nella sala conferenze dell’hotel Four Seasons a Milano era presente tutto lo stato maggiore: dal presidente Luc Argand al direttore generale Rolf Studer. «Abbiamo spazzato via i timori del 2010, nati dalla diminuzione della domanda – afferma Argand – in realtà le prospettive di sviluppo verso modelli ibridi ed elettrici proposti dalle case hanno rilanciato il salone». E infatti un ruolo di grande rilevanza al Palexpo avrà il padiglione verde: 17 anteprime mondiali, due europee, 13 veicoli da provare su pista. Citroën, Chevrolet, Mini, Renault, Smart e Tata presenteranno le loro ultime creature ecologiche.

Carburanti alternativi ma anche supercar estreme, quelle che non tramontano mai e fanno sognare. Ed ecco allora la Ferrari FF, la prima rossa di Maranello a trazione integrale, la Subaru Trezia, la Lamborghini Aventador LP 700-4 (che sostituirà la più conosciuta Murcielago). Spazio anche ai concept, come la futuristica Bmw Vision ConnectedDrive, dove la parola d’ordine è connessione: il guidatore su un monitor può vedere la strada arricchita di informazioni e immagini 3D (come una sorta di realtà aumentata), insieme alle altre vetture. Una menzione meritano pure il prototipo firmato Bertone e la nuova Nissan Esflow, zero emissioni e alte prestazioni grazie a due motori elettrici posteriori.

Dopo la Giulietta, la Fiat continua a puntare sull’effetto amarcord, rispolverando quella Lancia Flavia che ha accompagnato il boom economico dell’Italia negli anni ’60, un’icona di innovazione e creatività produttiva.

All’81esimo salone internazionale dell’auto di Ginevra ci saranno tutte le case motoristiche, ognuna con le sue novità da svelare. E a goderne, come sempre, saranno gli occhi dei visitatori. Certo non saranno 170 le anteprime presentate, come dichiarato dal direttore generale Studer. Molte sono infatti le auto già note sul mercato. Ma non mancheranno le sorprese.

I padiglioni resteranno aperti nei giorni feriali dalle 10 alle 20, sabato e domenica dalle 9 alle 19. Il biglietto intero costerà 16 franchi svizzeri (circa 12 euro), due in più rispetto allo scorso anno. Dopo le 16 però si entra con lo sconto del 50%. In scena la tecnologia più avanzata e il design più attuale.

 

Vincenzo Bonanno

Svolta verde al Salone dell’auto di Pechino

La nuova Ferrari 599 GTO

Dalle supercars alle elettriche: ci sono proprio tutte al salone internazionale dell’auto di Pechino. Oltre 200mila metri quadrati, 990 macchine, 89 anteprime mondiali, 2.100 espositori: sono questi i numeri di Auto China 2010. Cifre che vanno a braccetto con quelle del mercato della Repubblica Popolare, il primo al mondo: 13,6 milioni di auto vendute nel 2009 e si supererà quota 15 milioni nel 2010. Solo in marzo sono state vendute 1,26 milioni di auto: più della metà di quante se ne venderanno in Italia in tutto il 2010.

L’esposizione della capitale cinese, aperta al pubblico fino al 2 maggio, ha il suo leitmotiv nella mobilità sostenibile. Ci sono le supercar, Ferrari e Lamborghini in testa. Brillano la 599 GTO, la «rossa» stradale più veloce di sempre, con i suoi 670 cavalli, e la Murciélago LP 670-4 Superveloce China Limited Edition, un’auto prodotta in 10 esemplari personalizzati e destinata al solo mercato cinese. Ci sono le dream car, con in primis l’Audi R8, e i due affascinati concept coupé di Bmw e Mercedes. Ma quello che colpisce è la presenza di moltissime proposte a impatto zero. Quasi tutte le case cinesi hanno presentato un modello totalmente elettrico o ibrido. Il tema dell’ambiente però, è tanto diffuso in questa edizione, quanto sospetto.

Il Suv GS2 della Gonow

A ben leggere le caratteristiche tecniche della maggior parte dei modelli della produzione orientale, la quasi totalità arriva massimo alla normativa Euro 2, il che le rende praticamente inutilizzabili al di fuori del «Paese della Grande Muraglia». Si contano sulla punta delle dita le case che riescono a garantire motori Euro 4, mentre per le Euro 5 bisogna cercare attentamente, ma il rischio è di rimanere delusi.

In Italia arriveranno, la Great Wall, con una vettura dalle caratteristiche estetiche molto vicine a quelle della nostra Fiat Panda e con motori, al momento, Euro 4 a benzina, anche in versione 4×4, il Suv GS2 della Gonow con doppia alimentazione benzina/gpl e il nuovo pick up Fan, anche questo bi fuel (entrambi in arrivo sul nostro mercato nel 2011).

Vincenzo Bonanno

A Verona il meglio del motociclismo

Affluenza record al Motor Bike Expo di Verona, che ha ospitato il meglio della produzione mondiale nel campo motociclistico: dalla moto appena uscita dalla linea di montaggio all’abbigliamento di tendenza, alle parti speciali per custom, naked, sportive e racing.
Centomila visitatori in 3 giorni, sette padiglioni, 72.000 metri quadrati di expo al coperto, 35.000 metri quadrati di aree esterne, oltre 700 espositori: sono questi i numeri dell’edizione 2010.

Tutte le principali case motociclistiche hanno presentato le loro novità e i modelli di punta: Ducati, Bimota, CR&S, Harley Davidson, Husquarna, Kawasaki, Suzuki, Triumph, Yamaha. Affollate anche le aree esterne della rassegna, dove si sono susseguiti spettacoli ed esibizioni da brivido. In pista anche Graziano Rossi, papà di Valentino.

Ecco la Honda VFR1200F

Tra le anteprime 2010, la regina è stata l’attesissima VFR1200F di casa Honda, l’affascinante road-sport con motore 4 cilindri a V di 76 gradi, da 172 Cv, iniezione elettronica, ABS combinato e tanti brevetti esclusivi.

La Suzuki festeggia i 100 anni con i modelli Anniversary che celebrano anche i 25 anni della grintosa linea sportiva GSX-R.

«Un salone scaccia crisi», questo l’auspicio degli addetti ai lavori. Per gli appassionati l’appuntamento è per gennaio 2011, da venerdì 21 a domenica 23.

Vincenzo Bonanno

Motor Show 2009: vince il pubblico

La passione per i motori vince ancora: oltre 400 mila persone hanno visitato il Motor Show di Bologna, dal 4 all’8 dicembre, con una media superiore a quella del 2008. Doveva essere l’edizione del de profundis e, invece, ecco l’exploit. Hanno vinto gli appassionati, gli organizzatori, ha perso chi non c’era, ovvero le case automobilistiche. «Il “popolo del Motor Show” si è dimostrato più forte delle avversità, della crisi e anche della pioggia», ha commentato Giada Michetti, amministratore delegato della Promotor International, società organizzatrice della kermesse bolognese. «La scelta di fare una manifestazione più breve e in queste giornate, in gran parte festive, è stata vincente. Siamo riusciti,  lavorando con creatività e in poco tempo, a far incontrare la domanda e l’offerta, con reciproca soddisfazione».

Le code alla biglietteria ben prima dell’orario d’ingresso (e spesso sotto una pioggia battente), i padiglioni sempre affollati e gli spalti da tutto esaurito nella Motor Sport Arena, sono state le costanti di queste cinque giornate di kermesse. A scandirle i passaggi sulla pista di big delle due e delle quattro ruote: Valentino Rossi, Luca Badoer, Mikko Hirvonen (vincitore del Memorial Bettega), Andrea Dovizioso, Mattia Pasini, Sebastian Ogier, Petter Solberg e Marcus Grönholm. Come loro migliaia di appassionati hanno risposto sì all’invito del Motor Show. Un tuffo nel clima motoristico, tra passione e adrenalina, a diretto contatto con il mondo delle corse. L’evento ha offerto le ultime novità sul mercato e l’innovazione delle soluzioni verdi, ma anche momenti di puro spettacolo. E poi spazio alla sicurezza con prove in pista e simulazioni.

Il pubblico ha scoperto le straordinarie creazioni dei tuners – per la prima volta radunati a BolognaFiere –, si è confrontato con la passione sportiva dei team e delle scuderie su due e quattro ruote.

È stata anche l’occasione per ammirare le leggendarie auto del passato e scoprire la Motor Valley emiliano-romagnola, una terra dalla naturale vocazione  per i motori.  

Appuntamento al 2010, dal 4 al 12 dicembre, con la 35^ edizione del Motor Show di Bologna, presente nel calendario OICA (International Organization of Motor Vehicle Manufacturers).

Vincenzo Bonanno

Soluzioni verdi al Motor Show di Bologna

Ecocity: alla 34^ edizione del Motor Show di Bologna, è stata battezzata così una zona del padiglione 25. Qui si trovano diversi modelli di auto che usano carburanti alternativi, in linea con la tendenza bi-fuel, cioè auto a benzina-Gpl o a benzina-metano. Con gli incentivi, nei primi 10 mesi di quest’anno le immatricolazioni di nuove vetture omologate per l’alimentazione a benzina e a Gpl sono aumentate del 332%, mentre quelle di nuove auto a benzina e metano hanno registrato un incremento del 62%. A ciò si aggiunge l’altrettanto notevole crescita delle trasformazioni a metano e Gpl di auto a benzina già circolanti. Entro la fine del 2009, questo trend farà si che, tra nuovo e trasformato, le auto a gas immesse sulle strade italiane saranno oltre 600 mila, con un impatto positivo anche sulle emissioni del parco circolante, visto che sia metano che Gpl sono i carburanti attualmente meno inquinanti.    

 Vincenzo Bonanno

Passione e adrenalina al Motor Show di Bologna

Dalla Formula 1 ai rally per una visita a tutto gas. Cancelli aperti alla 34^ edizione del Motor Show di Bologna, in programma a Bologna Fiere fino all’8 dicembre. In tanti erano pronti a celebrarne il funerale. Sbagliando.

Certo l’edizione 2009 è diversa dal solito, ma solo nell’aspetto. Non nello spirito. D’altra parte un evento che vede la partecipazione di tanti big delle due e delle quattro ruote è tutt’altro che defunto. Da Giancarlo Fisichella a Luca Badoer, da Valentino Rossi e Andrea Dovizioso a Mattia Pasini, solo per fare alcuni nomi. E poi tante gare ed esibizioni, dalle derapate del drifting alle evoluzioni del freestyle fino al Memorial Bettega, con Rossi che si misurerà con i più grandi campioni del rally, da Hirvonen a Solberg, Grönholm e Navarra.

La crisi ha travolto come uno tsunami l’industria automobilistica, «ma non abbiamo mai pensato di cancellare il Motor Show», ha detto Giada Michetti, amministratore delegato della Promotor International, società organizzatrice della kermesse bolognese.

In formato ridotto, solo cinque giorni, l’edizione di quest’anno è, in realtà, il risultato di un processo che parte da lontano e che ha le sue radici nella creatività, passione e voglia di divertirsi. «Eravamo pronti a cambiare e la crisi ci ha dato la possibilità di farlo più in fretta», ha spiegato Michetti. L’idea, quindi, è di incentivare il pubblico. A partire dal costo del biglietto, sceso da 24 a 15 euro.

Nutrito, come al solito, il programma agonistico della rassegna: accanto alle Wrc e alla rossa di Maranello, scendono in pista nella Motor Sport Arena anche le auto storiche, i monomarca di Ferrari e Renault, le supermotard di Honda e Suzuki. 

In programma pure itinerari turistici che dalla Fiera portano gli appassionati alla scoperta della terra dei motori, l’Emilia-Romagna. Al Salone, infatti, si possono prenotare viaggi nella Motor Valley emiliano-romagnola, per vedere dove nascono Ferrari, Ducati, Lamborghini.

Certo, sono assenti le grande industrie, ma non le auto.

Quindici marchi, tra cui Fiat, espongono i loro modelli di punta, che è anche possibile provare nell’area esterna riservata ai test drive.

Il Quadriportico, cuore del Quartiere Fieristico, è il regno Ferrari. La Casa di Maranello, oltre alla tradizionale esibizione in pista del team di F1, mette in mostra alcune delle proprie vetture ad ispirazione più marcatamente racing. Le F430 GT, vincitrici della 24 Ore di Le Mans e campioni della serie Fia GT nella stagione 2009, un esemplare della berlinetta sportiva estrema non omologata 599XX, sintesi della più alta innovazione tecnologica del cavallino rampante, e la 430 Scuderia, vettura stradale due posti a forte vocazione prestazionale.

 Nel padiglione 29 il Car Racing Paddock Show permette un’immersione nel mondo delle competizioni su quattro ruote. Qui il pubblico incontra i team che partecipano alle gare rally, pista, salita e off road. Da ammirare la Aston Martin GT3 del team campione europeo Open GT Villois team e la Audi R8GT3 di Dindo Capello e Giorgio Sanna del team Audi Sport Italia. Inoltre RP Racing espone un vero e proprio pezzo di storia: la Ford Focus WRC con cui l’indimenticato campione Colin McRae trionfò al Rally di Argentina del 2001. Per la sezione off road R Team, Rallyart mette in mostra le auto prima e seconda classificata al campionato italiano Tout Terrain, oltre a un camion che ha partecipato alla Dakar 2009. Tra i protagonisti della «paddock experience» del padiglione 29 anche ACI-Csai, presente con una selezione di vetture. Da non perdere, poi, le Lamborghini, con il transporter e le tre Gallardo Super Trofeo.

 Il padiglione 36 invece, è il regno delle moto. Oltre alle hospitality dei team e ad alcuni prestigiosi prodotti Ducati e Honda, nel Moto Racing Paddock Show ha un suo spazio anche il Padova Bike Expo Show – in programma alla Fiera di Padova dal 15 al 17 gennaio 2010 – con le più belle moto custom. Inoltre, conservando il biglietto di ingresso del Motor Show, il pubblico potrà visitare il Padova Bike Expo Show di gennaio al costo di 8 euro anziché 10 euro.

Nel padiglione 32 sono esposte, nell’area «Quattroxquattro – Overland» sei vetture formidabili, realizzate dai migliori specialisti del settore, in grado di affrontare qualsiasi percorso da fuoristrada con tutte le modifiche e le attrezzature necessarie. Si tratta delle vetture derivate dalla serie più «tecniche» in circolazione in Italia, con allestimenti  che superano anche i 50.000 euro. Tra queste vetture spicca l’incredibile Toyota FJ Cruiser, preparata da 4Technique, e la Suzuki Grand Vitara 1.9 DDiS, vincitrice del Suzuki Challenge nell’ambito del Campionato Italiano Rally Tout Terrain, oltre a diverse versioni di Jeep Wrangler e Land Rover Defender.

 Auto speciali anche nel padiglione 26 che ospita 13 vetture da competizione, elettriche e a benzina, progettate e prodotte dai team universitari delle più prestigiose facoltà italiane che partecipano a Formula Sae e Formula Ehi Teams.

Come sempre c’è, nella Motor Sport Arena e nel paddock, la Clinica Mobile del dottor Claudio Costa, per dare assistenza e supporto medico ai piloti. La presenza durante le gare del Motor Show è la naturale prosecuzione del lavoro che la Clinica conduce tutto l’anno ai Gran Premi del Motomondiale e al Campionato del Mondo Superbike.

 Sarà pure un Motor Show in formato ridotto, ma non di emozioni.

Vincenzo Bonanno