MotoGP e Formula 1: è partito il countdown

Valentino Rossi in sella alla Ducati GP11

Il clima si riscalda, la temperatura sale, il contagiri impazza. Dopo un inverno piuttosto caldo e frenetico, MotoGP e F1 si preparano per gli ultimi test prima dell’inizio della stagione. La classe regina del motomondiale girerà in notturna a Losail, in Qatar, il 13 e 14 marzo. Nemmeno il tempo di analizzare dati e sensazioni che subito scatta il semaforo verde. Sei giorni dopo, il 20 marzo, si corre la prima gara del campionato.

Ovvio che tutti i riflettori saranno puntati sul nuovo binomio Rossi-Ducati. Un matrimonio storico, atteso. Dopo 39 anni, dalla fine del connubio Agostini-MV Augusta, potrebbe ripetersi una vittoria tutta italiana. Il feeling c’è. Certo, la coppia si deve ancora conoscere per affinare il rapporto. Proprio come due innamorati dopo il primo incontro. E nel quartier generale della Desmosedici stanno lavorando come non mai in questa direzione. La rossa di Porgo Panigale sembra arrancare un po’ rispetto alle rivali. Valentino, dopo l’operazione alla spalla, non è ancora al top e a Sepang ha faticato per portare al limite la GP11, non riuscendo a trovare una messa a punto ottimale. Un secondo di distacco dalla Honda è tanto, ma da Rossi c’è da aspettarsi tutto.

La casa nipponica è la più in palla del momento. La RC212V è un’altra moto rispetto a quella poco stabile dello scorso anno. Casey Stoner è un fulmine, Dani Pedrosa non lo molla un centimetro, Andrea Dovizioso è lì con loro. Pure Marco Simoncelli non scherza, nonostante il suo sia un team cliente. La Yamaha invece non sembra ancora ai livelli della passata stagione. Certo la moto di Jorge Lorenzo è solo una semplice evoluzione della vecchia M1. Niente di rivoluzionario. Il punto di forza resta comunque il passo gara. E occhio all’ex rookie Ben Spies, compagno di box del campione del mondo.

In Formula 1 il clima è ancora più rovente. Le novità regolamentari e

Ferando Alonso al volante della Ferrari 150° Italia

l’arrivo della Pirelli hanno provocato uno tsunami nel circus, con un polverone di polemiche che ancora stenta a dissolversi, a poco più di venti giorni dall’inizio del campionato. A rendere la situazione ancora più caotica ci hanno pensato poi le rivolte antigovernative in Bahrein, che hanno costretto il boss Bernie Ecclestone ad annullare la gara nel Regno dei Due Mari, GP che avrebbe dovuto inaugurare la stagione, il 13 marzo.

I test invernali hanno confermato che la Red Bull rimane la macchina da battere. La monoposto del campione del mondo Sebastian Vettel non sembra avere punti deboli, solo il motore, un po’ meno potente rispetto agli altri. Il genio di Adrian Newey poi fa il resto. La Ferrari è migliorata molto rispetto allo scorso anno, veloce, costante e affidabile. La casa di Manarello cerca il riscatto dopo il flop di Abu Dhabi, quando Fernando Alonso ha perso il titolo per un errore di strategia.

La McLaren è ancora un’incognita, la Toro Rosso una sorpresa. Molto veloce nei test, potrebbe arrivare anche a ridosso del podio. La Mercedes è un’altalena in fase di sviluppo, mentre la Renault, dopo l’incidente di Kubica, punta su Nick Heidfeld per ottenere qualche risultato di spessore. Occhio pure alla Force India, con Adrian Sutil e il rookie Paul Di Resta.

I cambiamenti regolamentari hanno spinto i team a realizzare monoposto molto più estreme, con soluzioni aerodinamiche davvero curiose e innovative. A movimentare i GP ci penseranno il KERS (il recupero dell’energia in frenata che dà più potenza), l’ala posteriore mobile e le nuove gomme Pirelli che durano meno.

Dall’8 al 12 marzo le scuderie gireranno a Barcellona per gli ultimi test prima dell’inizio del campionato, in programma a Melbourne il 27 marzo. In Spagna la lotta sarà serrata, tutti cercheranno il limite. Insomma, siamo ormai agli sgoccioli. MotoGP e F1 sono pronte. I motori rombano e i tifosi scalpitano. Lo show sta per iniziare.

Vincenzo Bonanno

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