La Red Bull blinda i suoi pupilli

Sebastian Vettel al volante della RB7 negli ultimi test a Barcellona

In tanti a Maranello avevano sognato un dream team Alonso-Vettel, soprattutto dopo le dichiarazioni d’amore del campione del mondo in carica nei confronti della Ferrari. In casa del cavallino rampante dovranno però aspettare ancora un po’: il ventitreenne di Heppenheim ha infatti prolungato fino al 2014 il contratto con la Red Bull, in scadenza nel 2012.

Le voci del rinnovo si rincorrevano già da qualche giorno nel paddock di Barcellona, dove si sono svolti gli ultimi test stagionali. Ad accelerare le trattative sono state le recenti dichiarazioni di simpatia del giovane pilota tedesco nei confronti di Ferrari e Mercedes. «La ragione del prolungamento è che sto molto bene alla Red Bull. Sono orgoglioso di far parte di questa squadra, di quanto abbiamo ottenuto fino a qui e di quanto riusciremo a ottenere in futuro», ha dichiarato il campione del mondo.

Vettel guadagnerà 10 milioni di euro l’anno, due in più rispetto al precedente contratto. Ma se dovesse riconquistare l’iride, si intascherebbe un bonus di 20 milioni di euro.

In squadra resteranno pure, almeno fino al 2014, il direttore del team Chris Horner e il progettista Adrian Newey, il vero artefice dello strapotere dei Tori. La scuderia con sede a Milton Keynes blinda così i suoi pupilli. Il tedeschino di Heppenheim lascia però uno spiraglio aperto sul possibile passaggio alla Ferrari, il suo sogno nel cassetto: «Se guardate il mio passaporto, penso che mi rimanga ancora qualche anno di tempo per pensarci», ha dichiarato. I tifosi possono ancora sognare.

Vincenzo Bonanno



Salone dell’auto, Ginevra punta sull’Italian style

Le previsioni stavolta sono serene. A Ginevra torna il bel tempo. Non quello meteorologico, perché nella città svizzera di freddo ce n’è anche tanto. Qualche raggio di sole invece illumina il mondo dell’auto. Dal ritorno delle supercar ai nuovi impulsi della vettura elettrica, al fascino dello stile italiano. Giovedì 3 marzo si è aperto l’81esimo Salone internazionale dell’auto di Ginevra, la rassegna più importante dell’anno, dal 1905 riferimento delle quattro ruote. Un vero laboratorio a cielo aperto della mobilità e dell’intera industria.

«Abbiamo spazzato via i timori del 2010, nati dalla diminuzione della domanda – aveva affermato il presidente Luc Argand alla presentazione dell’evento –, in realtà le prospettive di sviluppo verso modelli ibridi ed elettrici proposti dalle case hanno rilanciato il salone».

Un ruolo di grande rilevanza al Palexpo ha il padiglione verde: 17 anteprime mondiali, due europee, 13 veicoli da provare su pista. Citroën, Chevrolet, Mini, Renault, Smart e Tata presentano le loro ultime creature ecologiche.

Ferrari FF, la prima rossa a trazione integrale

Nelle utilitarie, occhi puntati sulla Lancia Ypsilon, Ford Focus, Toyota Yaris, Nissan Micra SC e Citroën DS4. Per le supercar poi ecco la Ferrari FF, la prima rossa di Maranello a trazione integrale, la Subaru Trezia, la Lamborghini Aventador LP 700-4 (che sostituirà la più conosciuta Murcielago), la Maserati GranCabrio Sport.

Riflettori accesi pure sull’Alfa 4C, il prototipo realizzato dal Centro Stile Alfa Romeo con telaio in allumino e carbonio firmato da Dallara, colore rosso opaco esclusivo della Casa milanese. Sugli specchietti retrovisori c’è il tricolore: un omaggio ai 150 anni dell’Unità d’Italia.

Dopo la Giulietta, la Fiat continua a puntare sull’effetto amarcord, rispolverando quella Lancia Flavia che ha accompagnato il boom economico dell’Italia negli anni ’60, un’icona di innovazione e creatività produttiva.

Spazio anche ai concept, come la futuristica Bmw Vision ConnectedDrive, dove la parola d’ordine è connessione: il guidatore su un monitor può vedere la strada arricchita di informazioni e immagini 3D (come una sorta di realtà aumentata), insieme alle altre vetture. La Nissan Esflow invece garantisce zero emissioni e alte prestazioni grazie a due motori elettrici posteriori.

I padiglioni resteranno aperti fino al 13 marzo nei giorni feriali dalle 10 alle 20, sabato e domenica dalle 9 alle 19. Il biglietto intero costerà 16 franchi svizzeri (circa 12 euro), due in più rispetto allo scorso anno. Dopo le 16 però si entra con lo sconto del 50%. Sul lago dorato il sole splende all’orizzonte.

Vincenzo Bonanno

MotoGP e Formula 1: è partito il countdown

Valentino Rossi in sella alla Ducati GP11

Il clima si riscalda, la temperatura sale, il contagiri impazza. Dopo un inverno piuttosto caldo e frenetico, MotoGP e F1 si preparano per gli ultimi test prima dell’inizio della stagione. La classe regina del motomondiale girerà in notturna a Losail, in Qatar, il 13 e 14 marzo. Nemmeno il tempo di analizzare dati e sensazioni che subito scatta il semaforo verde. Sei giorni dopo, il 20 marzo, si corre la prima gara del campionato.

Ovvio che tutti i riflettori saranno puntati sul nuovo binomio Rossi-Ducati. Un matrimonio storico, atteso. Dopo 39 anni, dalla fine del connubio Agostini-MV Augusta, potrebbe ripetersi una vittoria tutta italiana. Il feeling c’è. Certo, la coppia si deve ancora conoscere per affinare il rapporto. Proprio come due innamorati dopo il primo incontro. E nel quartier generale della Desmosedici stanno lavorando come non mai in questa direzione. La rossa di Porgo Panigale sembra arrancare un po’ rispetto alle rivali. Valentino, dopo l’operazione alla spalla, non è ancora al top e a Sepang ha faticato per portare al limite la GP11, non riuscendo a trovare una messa a punto ottimale. Un secondo di distacco dalla Honda è tanto, ma da Rossi c’è da aspettarsi tutto.

La casa nipponica è la più in palla del momento. La RC212V è un’altra moto rispetto a quella poco stabile dello scorso anno. Casey Stoner è un fulmine, Dani Pedrosa non lo molla un centimetro, Andrea Dovizioso è lì con loro. Pure Marco Simoncelli non scherza, nonostante il suo sia un team cliente. La Yamaha invece non sembra ancora ai livelli della passata stagione. Certo la moto di Jorge Lorenzo è solo una semplice evoluzione della vecchia M1. Niente di rivoluzionario. Il punto di forza resta comunque il passo gara. E occhio all’ex rookie Ben Spies, compagno di box del campione del mondo.

In Formula 1 il clima è ancora più rovente. Le novità regolamentari e

Ferando Alonso al volante della Ferrari 150° Italia

l’arrivo della Pirelli hanno provocato uno tsunami nel circus, con un polverone di polemiche che ancora stenta a dissolversi, a poco più di venti giorni dall’inizio del campionato. A rendere la situazione ancora più caotica ci hanno pensato poi le rivolte antigovernative in Bahrein, che hanno costretto il boss Bernie Ecclestone ad annullare la gara nel Regno dei Due Mari, GP che avrebbe dovuto inaugurare la stagione, il 13 marzo.

I test invernali hanno confermato che la Red Bull rimane la macchina da battere. La monoposto del campione del mondo Sebastian Vettel non sembra avere punti deboli, solo il motore, un po’ meno potente rispetto agli altri. Il genio di Adrian Newey poi fa il resto. La Ferrari è migliorata molto rispetto allo scorso anno, veloce, costante e affidabile. La casa di Manarello cerca il riscatto dopo il flop di Abu Dhabi, quando Fernando Alonso ha perso il titolo per un errore di strategia.

La McLaren è ancora un’incognita, la Toro Rosso una sorpresa. Molto veloce nei test, potrebbe arrivare anche a ridosso del podio. La Mercedes è un’altalena in fase di sviluppo, mentre la Renault, dopo l’incidente di Kubica, punta su Nick Heidfeld per ottenere qualche risultato di spessore. Occhio pure alla Force India, con Adrian Sutil e il rookie Paul Di Resta.

I cambiamenti regolamentari hanno spinto i team a realizzare monoposto molto più estreme, con soluzioni aerodinamiche davvero curiose e innovative. A movimentare i GP ci penseranno il KERS (il recupero dell’energia in frenata che dà più potenza), l’ala posteriore mobile e le nuove gomme Pirelli che durano meno.

Dall’8 al 12 marzo le scuderie gireranno a Barcellona per gli ultimi test prima dell’inizio del campionato, in programma a Melbourne il 27 marzo. In Spagna la lotta sarà serrata, tutti cercheranno il limite. Insomma, siamo ormai agli sgoccioli. MotoGP e F1 sono pronte. I motori rombano e i tifosi scalpitano. Lo show sta per iniziare.

Vincenzo Bonanno