Era il 24 giugno 1910. In via Gattamelata, nelle officine al Portello, nasceva l’Anonima Lombarda Fabbrica Automobili, ovvero l’Alfa. Un marchio che faceva levare il cappello a un certo Henry Ford.
Un nome che richiama anche la prima lettera dell’alfabeto greco, quasi a voler sottolineare l’inizio di un nuovo tipo di attività nelle costruzioni automobilistiche, quello della macchina soprattutto sportiva. Un nuovo modo di concepire l’auto, inciso nel dna dell’Alfa Romeo. Un marchio che ha fatto e fa ancora sognare migliaia di italiani. Con un palmares di tutto rispetto. In bacheca vittorie leggendarie in diverse competizioni. Una su tutte, l’impresa epica di Tazio Nuvolari, quando umiliò, nel 1935, le ben più quotate Mercedes e Auto Union (l’Audi di oggi), proprio a casa loro, nel mitico Nurburgring.
Sin dalla nascita l’Alfa Romeo ha voluto ricordare i suoi legami con la città di origine: da un lato il serpente visconteo (il biscione), dall’altro la croce rossa in campo bianco, simbolo di Milano.
Sono passati cent’anni da quel giorno e l’azienda, oggi nel gruppo Fiat, festeggia nella sua città natale. In programma un weekend del tutto speciale. Eventi e celebrazioni a Rho–Fiera, all’Autodromo di Monza, al Museo storico dell’Alfa Romeo ad Arese e nel cuore del capoluogo lombardo.
Un corteo composto dalle più belle Alfa di tutti i tempi sfilerà lungo le vie di Milano creando un abbraccio simbolico alla città che ha fatto la fortuna della casa del Biscione. Saranno oltre 2500 gli alfisti provenienti da tutto il mondo che invaderanno la città con le loro auto. Cinquantaquattro le nazioni rappresentate, dal Brasile a Hong Kong. «La concezione di auto per l’Alfa Romeo non è solo quella di un mezzo di trasporto, ma un mix di innovazione, gusto ed emozione alla guida» afferma Massimo Faraò, direttore marketing della casa.
Durante i festeggiamenti verrà presentato a Rho–Fiera un monumento in onore del Biscione, l’ultima creatura del centro stile di Arese (trasferito a Torino), realizzata grazie ai contributi di artisti e alfisti di tutto il mondo. «È un onore avere in casa un pezzo del cuore dell’Alfa Romeo» sottolinea Michele Perini, direttore della fiera milanese. «Ho proposto alla casa di riscrivere nel logo il nome Milano, presente fino al 1972 – continua Perini – per rimarcare il legame con la città».
La manifestazione del centenario è organizzata da Registro Italiano Alfa Romeo, MAC Group, con il sostegno dell’Assessorato agli Eventi, Moda e Design del Comune di Milano. Collezionisti, membri di club e semplici appassionati possono festeggiare così assieme cent’anni di storia di un marchio, divenuto un brand. Un mito.
Vincenzo Bonanno
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